Don Giancarlo e Giuseppina - Cantà 08 .03.2015 PDF Stampa E-mail

 

Quaresima e Campagna della Fraternità 2015: “Fraternità, Chiesa e Società”

 

Carissimi, buona Quaresima!
Da noi, é praticamente com la quaresima che iniziano le attività del nuovo anno: sia le attività accademiche come anche le attività pastorali. L’inizio della Quaresima coincide anche con l’apertura della Campagna della Fraternità. E’ una bella e significativa coincidenza! Fin dal 1964 , la Chiesa brasiliana, ogni anno propone alle comunità cristiane e alla società brasiliana, la “Campagna della Fraternità”, in coincidenza con la quaresima e come impegno di costruzione del regno del Signore, nel contesto concreto della storia del paese. Particolarmente per le nostre comunità, La Quaresima e La Campagna della Fraternità sono come una spinta ad attuare, con rinnovato vigore, il Programma di Evangelizzazione della Diocesi: programma costruito a partire dalle piccole comunità, parrocchie ed “Unità Pastorali”, fino a culminare con le decisioni finali prese in Assemblea Diocesana. Il programma che ci conduce, in questi anni, é ancora frutto dell’Assemblea del 2013 e di fatto, occorre tempo per mettere in atto quanto é stato deciso comunitariamente; occorrono tempi lunghi per camminare insieme davanti a sfide che sembra impossibile superare. La quaresima, tempo di preghiera, di digiuno e di carità, e la Campagna della Fraternità, ci spronano ad essere vigili e attenti a tante minacce che insidiano, a volte in maniera velata e subdola, la vita della “gente” e della “natura” e a vivere, con rinnovato impegno la dimensione missionaria della nostra Chiesa. Principalmente, da noi, é preoccupante la negligenza della gestione pubblica quanto alla “salute”, all’ “educazione”, e al rispetto della natura: condizioni indispensabili per una vita di qualità accessibile a tutti.
La Campagna della Fraternità di quest’anno, ha come tema: “Fraternità, Chiesa e Società”, con lo slogan “Sono venuto per servire” (Mc.10,45). Questo tema, ci mette particolarmente in sintonia con l’appello del Papa, nella sua Esortazione Apostolica, “L’allegria del Vangelo”, ad essere una Chiesa Missionaria, una chiesa in costante “uscita”, per portare solidarietà là dove la vita viene continuamente ferita. Sappiamo che alla radice di ogni male sta sempre il “peccato” dell’uomo, ma sappiamo anche che, ancor più forte del peccato e della fragilità dell’uomo che può soccombere alla tentazione, é la presenza di Gesù risuscitato in mezzo a noi, e lui ci dice: “Coraggio, io ho vinto il mondo”!
I vescovi della regione amazzonica, riuniti a Santarém (Parà), per commemorare i 40 anni dello storico incontro di Santarém (1972) che tanto ha aiutato a concretizzare gli impegni del Concilio Vaticano II nell’Amazzonia, in una “Lettera al Popolo di Dio nell’Amazzonia”, ci hanno scritto: “In questa ora storica, molte volte il nostro cuore si riempie di angustia a causa di tante difficoltà apparentemente insuperabili. Frattanto siamo continuamente chiamati e inviati come missionari e profeti ad alimentare la speranza, quale ancora solida e sicura (Ebr.6,19) di un mondo nuovo inaugurato da Cristo Gesù, morto e risuscitato”. Certamente vi riempirei di tedio se vi facessi l’elenco di tante problemi che ci affliggono, ma non posso lasciare di dire l’indignazione che sentiamo davanti a mega-progetti che passano, come rullo compressore, sui diritti delle minoranze: indigeni, piccoli agricoltori, favelati e abitanti del lungo-fiume, con danni irreversibili, oltre tutto, alla natura. Esempio: i progetti di costruzione, in Roraima , di grandi dighe per la produzione di energia, in funzione di grandi imprese di miniere in terra indigena. La distruzione della vegetazione tipica del “lavrado” roraimense, con l’incentivo all’”agro-negozio” e alle monoculture della soia, della canna da zucchero e altri progetti che tendono a fare, anche dell’agricoltura familiare, un appoggio all’”agro-negozio”.
A Cantà, abbiamo iniziato l’anno pastorale, con una settimana di formazione per i leaders delle nostre comunità; formazione centrata sulla Parola di Dio, la Parola che dà il giusto senso alla liturgia e alla catechesi,ma anche all’impegno nel sociale. Personalmente sono rimasto contento per la partecipazione, sia dei giovani (la maggioranza) come anche degli adulti. Per qualcuno é stata la scoperta di una nuova faccia della Chiesa e dell’impegno cristiano.
Tra gli impegni: 1- una equipe si é impegnata a preparare una griglia per un lavoro di coscientizzazione e sensibilizzazione nelle scuole, a partire dal tema della Campagna della Fraternità. 2- L’istituzione, nella sede di Cantà, di una Scuola permanente di “Fede e Politica”, aperta al funzionalismo pubblico e in collaborazione con il Sindacato dei professori. 3- Un progetto già in andamento, con sede a Vila Central, punta sulla prevenzione e recupero di adolescenti, preda del vizio della droga e della criminalità comune. Progetto, questo, sorto indipendente dalla comunità cattolica ma con il suo pieno appoggio e collaborazione... Che lo Spirito di Gesù-Servo, ci dia forza e coraggio per portare avanti questi impegni che tanto rendono visibile, in mezzo alla società, lo spirito di una Chiesa-Serva e testimone dell’amore di Gesù. Dice l’inno della Campagna della Fraternità: “Voglio una chiesa solidale, serva e missionaria, che sappia annunciare ed ascoltare, difendere la dignità, giustizia ed uguaglianza, perché “IO SONO VENUTO PER SERVIRE” (Mc.10,45).
E’ arrivato a Cantà, il tanto atteso Diego Cascia, geometra nativo di Ferrandina, che lasciando famiglia e lavoro, é venuto per aiutarci nella costruzione della nuova chiesa di Cantà, chiesa che meglio dovrebbe attendere alla gente dei nuovi quartieri sorti in questi ultimi anni e che ancora stanno sorgendo nella parte nuova della città. Mi riservo di documentare, quanto prima con foto, lo sviluppo dei lavori., e che la Provvidenza ci aiuti ad arrivare a termine.
Continuano ad arrivare, in Roraima, nuovi missionari “fidei donum”, risposta generosa delle chiese sorelle, del Brasile ed Italia, all’appello della Conferenza Brasiliana “Urgenza Amazzonia”. Ultimamente, anche la diocesi di Padova, chiude la sua missione nella Baixada Fluminense (Rio de Janeiro), per dare il suo aiuto alla Chiesa di Roraima, in collaborazione con la Diocesi di Vicenza.
Ringraziamo il Signore per la sensibilità missionaria delle chiese che ancora godono di maggiori risorse umane e continuiamo, però. l’impegno di sensibilizzazione vocazionale internamente alla Diocesi. Quattro giovani, nel mese di febbraio scorso, hanno iniziato il Corso di filosofia, nel Seminario Maggiore di Manaus e chissà che il Signore, in breve, non doni qualche nuovo sacerdote alla chiesa di Roraima.
Grazie per la vostra amicizia e per il prezioso aiuto della Chiesa piacentina a questa chiesa di Roraima, aiuto che già dura da oltre un decennio (dal 1997).
In comunione di affetto e preghiera.

Don Giancarlo e Giuseppina

 

Cantà 08 .03.2015